Persona 3 - Recensione
Salve a tutti, ragazzi.
Questo è The Couch, il "sito" che ho promesso un po' di tempo fa, nel 2021.
Le cose sono un po' cambiate, da allora, e mi sono reso conto che l'idea che avevo inizialmente era davvero troppo ambiziosa.
Complice, poi, il fatto che il sito che avevo pensato di utilizzare originariamente era davvero troppo impegnativo... Insomma, alla fine ho scelto di tornare qui, su Blogger. Sullo stesso blog che si è chiamato Akki News, che si è chiamato Akio's World e che si è chiamato I am Akio.
La differenza, però, è che adesso voglio prendermela più con calma e trattare questo sito in maniera più adulta.
Come vedete non siamo più nel sottodominio di blogspot, così come sto cercando di attuare piccole accortezze per rendere tutto quanto più carino possibile.
Detto questo, passiamo al sodo: Persona 3 Portable è uscito insieme a Persona 4 Golden lo scorso 18 Gennaio, e vi consiglio tanto di giocarli.
Alla stessa maniera vi consiglio di fare un salto su Gamesailors e leggere la mia recensione di Persona 3, a cui segue anche una videorecensione. Vi lascio tutto qui.
Qui sotto, invece, vi lascio un po' di link. Il primo è la recensione scritta di Persona 3 Portable; Il secondo è uno speciale dedicato alla serie di Persona. Spero possano essere gradevoli!
Articolo - Speciale su Persona 3, 4 e 5 su Gamesailors.it
Detto questo, prima di lasciarvi a esplorare il nuovo sito, vi lascio qui sotto un'altra recensione (revisionata), stavolta proprio di questo blog. La scrissi nel 2018 e riguarda Persona 3 FES. Spero vi piaccia! Chiedo venia se vedrete le immagini di Persona 3 Portable, sono quelle più fruibili in questo periodo.
Benvenuti in The Couch. Mettetevi comodi.
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La Storia di Persona 3 FES
Persona 3 incomincia in modo piuttosto strano: vediamo il nostro protagonista camminare di notte, con la luna piena alta nel cielo e tutto nel silenzio più spettrale. Sentendo la musica, il nostro protagonista senza nome si ritrova nella hall del suo nuovo dormitorio scolastico, in cui un bambino lo accoglie e gli chiede di firmare un contratto.
È qui che Persona 3 incomincia a far muovere le lancette del suo orologio virtuale, che scandisce le solite giornate in cui il nostro protagonista potrà fare tante cose, molte delle quali ormai piuttosto familiari tra i più navigati.
Conosceremo anche i nostri coinquilini, nonché compagni di scuola, e ben presto, dopo essere entrati per la prima volta nella Stanza di Velluto e aver salvato una ragazza da un'Ombra con il nostro Persona, veniamo accolti in un'organizzazione segreta chiamata S.E.E.S., che di notte si trasforma in un gruppo di caccia alle Ombre, organizzato dalla rappresentante degli studenti Mitsuru Kirijo.
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| Uno dei primi momenti del gioco. Un'ombra minaccia i protagonisti salendo sul tetto del dormitorio. |
Il S.E.E.S. è un'organizzazione fatta e finita, su questo non c'è dubbio. I ragazzi che ne fanno parte gestiscono e monitorano da vicino il comportamento di una stranissima torre che nasce dopo la mezzanotte proprio dove si trova la scuola, chiamata Tartaro. resta così per tutta la durata dell'"Ora Buia", una strana "ora aggiuntiva" che accade ogni notte tra la mezzanotte di un giorno e l'una di un altro.
Questa venticinquesima ora trasforma il mondo nelle condizioni in cui lo vediamo nelle prime cutscenes: tutti gli uomini vengono racchiusi in delle bare, e chi non è fortunato viene mangiato dalle Ombre, o detiene un Persona con cui può difendersi.
Quella di Persona 3 è una storia che si sviluppa in modo molto diluito nel corso dei 9 mesi di gioco, e non fa sconti a nessuno. Tutto dipende da Tartarus, e tutti i personaggi si intrecciano tra loro in una storia semplice, ma con i suoi colpi di scena. I personaggi vengono man mano approfonditi andando avanti e nelle Affinità Sociali, e così come alcuni principali, esistono molti personaggi secondari con storie a parte, che fanno di Persona 3 un gioco interessante nella trama e nello stile.
Ma non tutte le ciambelle riescono col buco...
Il Gameplay di Persona 3 FES
Persona 3 si suddivide, proprio come tutti gli altri giochi successivi a questo, in diverse sezioni del giorno, in cui è possibile compiere molteplici azioni (come dedicarsi alle Affinità Sociali, livellare punti abilità o scalare Tartaro).
Per quanto riguarda le Affinità Sociali, questo è il primo Persona, cronologicamente parlando, in cui ci vengono presentate. Ce ne sono moltissime, e tante di queste vengono sbloccate quando si è già ad un certo livello con alcune, o tramite semplici dicerie che sentiamo dire da persone esplorando la città. I personaggi che dispongono di Affinità Sociali sono sempre molto variegati e interessanti, ma non aspettatevi storie molto complicate: i contenuti di ogni Affinità Sociale restano semplici e chiari, ed è per questo che ogni scenetta porterà via, al massimo, 5 minuti di tempo.
Qui, però, nasce un grave problema di suddivisione delle attività nel gioco, dato che sono quasi tutte concentrate di mattina. La sera, invece, le opzioni disponibili saranno decisamente minori, e andando avanti nel gioco saremo spesso "costretti" a esplorare Tartaro, piuttosto che approfondire Affinità Sociali.
Per quanto riguarda la preferenza di quale Affinità Sociale seguire per prima, c'è da dire che risulta spesso necessaria una guida esterna per capire se si sta facendo la cosa giusta o meno, anche per chi è più navigato. Alcune Affinità Sociali sono davvero tassative per rendere il finale del gioco una vera passeggiata, pertanto, seppur dicano in giro di "prendere chi preferisci", il consiglio resta sempre quello di seguire, almeno a mo' di canovaccio, una guida online.
Sviluppare il proprio personaggio richiede spesso di lavorare su tre aspetti: Coraggio, Conoscenza e Fascino. Ci accompagneranno per tutto il gioco, e sarà necessario tenerli al massimo livello possibile per poter iniziare alcune Affinità Sociali in particolare.
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| Eccolo qui, il Persona Orfeo. Questa è la versione femminile di Persona 3 Portable, ma non fateci troppo caso. |
E finalmente siamo arrivati al punto principale: il dungeon crawling di Tartaro. Questa strana torre nasce proprio dalla scuola Gekkokan High per solo un'ora di intermezzo tra i vari giorni, chiamata "Ora Buia". Per tutto questo periodo, la torre si riempie di ombre, e a intervalli di piani regolari saremo costretti a fronteggiarci con dei temibili boss. Tali boss (2 per ogni sezione) sono studiati per fare in modo che la crescita del personaggio sia quasi sempre naturale e che non si trascuri il farming durante le proprie visite. Ad aggiungersi a tutto questo c'è anche un incontro mensile con delle ombre relativamente più forti di quelle nella torre, ed una volta battuti questi boss potremo andare avanti nella storia e nella torre oltre i limiti momentaneamente imposti dal gioco.
Il dungeon crawling di Tartaro consiste in un sistema scandito, soprattutto all'inizio, sulle condizioni fisiche dei personaggi: ogni personaggio del potenziale party può avere diverse condizioni fisiche, che vanno da un range positivo, come "Ideale" o "Normale" fino ad uno negativo con "Stanco" e "Malato". Ovviamente, a condizione fisica negativa corrisponde un abbassamento delle statistiche come attacco, difesa o accuratezza ed elusione, rendendo il tutto, soprattutto nei primi mesi, piuttosto difficile. Dipendentemente dal livello, infatti, ogni personaggio potrà fare un tot. di combattimenti prima di stancarsi, ed una volta fatto, se torneremo all'entrata, chi è stanco tornerà nella propria stanza e non sarà disponibile per diversi giorni successivamente. Questo problema viene mitigato salendo di livello. Più avanti, infatti, non ci saranno giorni di attesa, ma si potrà direttamente tornare in gioco anche la sera dopo.
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| Che fatica scalare Tartarus... |
Proprio come negli altri Persona, anche questo protagonista appartiene all'Arcana del Matto, che corrisponde al numero zero, vuoto ma con infinite possibilità. Il protagonista, infatti, è in grado di utilizzare qualsiasi Persona a proprio piacimento. Non avremo la possibilità di catturarli parlando, ma solo tramite fusione e un sistema che ritroveremo anche in Persona 4 Golden: la Mano Arcana. Questo speciale momento accade solo se specifiche variabili vengono esaudite: ci verranno presentate diverse carte, alcune che aumenteranno la quantità di esperienza che guadagneremo dal combattimento, altre che ci daranno più soldi del normale, altre ancora ci doneranno armi, e infine, le ultime, ma non per importanza, potranno darci in dono il Persona racchiuso in esso, sempre che non sia una silhouette nera. Questo speciale momento, però, può anche essere reso più particolare grazie al "Raddoppia!", speciale momento in cui sarà possibile prendere un'altra carta (spesso e volentieri è possibile prendere solo dei Persona), e se saremo fortunati, potremo concatenare molti "Raddoppia!" per massimizzare il guadagno.
In generale è un sistema che funziona, ma dato che si tratta comunque di fortuna nel trovare le carte giuste e pratica con un occhio attento alle carte mescolate, non risulta un sistema invecchiato bene, ma anzi, tende ad arrancare dietro altri sistemi passivi e semplificati molto più efficaci.
Proprio come Persona 5, anche Persona 3 ha un sistema di itemizzazione, a cui però non mi sono dedicato: in tutti i casi è possibile recuperare carte abilità o nuove armi fondendo dei persona in particolare con degli oggetti, e tale sistema è rimasto quasi invariato nel corso degli anni.
Altro punto degno di nota è la Stanza di Velluto: in quest'iterazione della stanza ritroviamo Igor e la sua assistente Elizabeth, che nel corso del gioco ci proporrà delle sfide da risolvere, spesso con un tempo limite. Tali sfide, una volta accettate e completate, daranno accesso a nuovi oggetti, oggetti chiave per fusioni particolari o semplicemente tanti soldi, che mai guastano.
Le fusioni fattibili, all'inizio, sono solo a 2 o 3 Persona contemporaneamente, e non sono regolate da nessun tipo di limitazione: solo con le fusioni a 4, 5 o 6 Persona dovremo dedicarci al completamento delle Affinità Sociali (per sbloccare i Persona definitivi di ognuno) e dovremo recuperare quelli necessari alla fusione.
In tutto questo, Persona 3 aggiunge un'ulteriore grado di variabili con i "Persona Sbagliati". Non sarà raro che una fusione comporti un Persona diverso dal normale, e spesso e volentieri saremo costretti a rifare la fusione, quindi, Compendio alla mano, cercate sempre di tenere i Persona a voi cari salvati nello stato migliore possibile.
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| Badate bene a quando spunta quest'immagine mentre usate un'abilità: spesso corrisponde a un attacco critico. |
In aggiunta, volendo cambiare gli equipaggiamenti di ogni personaggio, dovremo parlare con ognuno solo durante l'Ora Buia e cambiarli manualmente per ciascuno, senza avere la possibilità di accedere a tutti comodamente tramite un menù.
Già, cattive notizie. E' possibile, però, dare ad ogni personaggio uno stile di combattimento, per imparare anche a prevedere, in qualche modo, come si comporterà nei turni successivi. L'osservazione è la chiave fondamentale di Persona 3, ed è importante anche riuscire a restare sempre attenti e sbagliare il meno possibile. Uno errore grossolano può dirigerci direttamente ad un Game Over, quindi ad un caricamento del gioco direttamente dallo schermo d'inizio, perdendo tutti i progressi fatti dopo il salvataggio. Perché, ricordiamo, non c'è l'autosalvataggio.
Il gameplay di Persona 3 brilla indubbiamente nelle sezioni di mattina, dato che, di sera, tende ad essere davvero molto ripetitivo e a tratti piuttosto tedioso. Un ritmo troppo lento e la totale mancanza di controllo su tutti i personaggi a parte il protagonista si fanno sentire da subito, rendendo il gameplay di Persona 3 davvero troppo datato e simile a sé stesso, soprattutto se confrontato agli standard odierni della serie.
Per mitigare lievemente il problema, in "The Journey" sarà possibile utilizzare tutte le armi del gioco, senza distinzione: dalle asce alle lance, dalle spade a una mano agli archi, e così via. Ognuna comporta uno stile di gioco e tempistiche di attacco piuttosto diverse.
La Grafica e il Sonoro
Se c'è una cosa che ATLUS è riuscita a fare, è stata quella di offrire al gioco un senso di identità unico nel suo genere.
Se non è il gameplay a catturarvi, di sicuro ne sarà capace lo stile: un design dal colore blu, fresco, moderno e semplice, ci accompagnerà per tutta la durata del gameplay, così come poche ma efficaci tracce di Shoji Meguro (storico composer degli SMT e Persona) che ci ricorderanno sempre e comunque di quanto sia figo essere uno studente delle scuole superiori nel mondo di Persona.
Lo stile grafico è consistente e adatto ai tempi: d'altronde è lo stesso engine grafico di Persona 4, e anche a 720p fa la sua buona figura, sgranature e rallentamenti a parte (ho giocato la versione PS2 emulata su PS3 Super Slim).
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| Boom, attacco critico! Soddisfa sempre un casino. |
Ad aggiungersi al tutto vi sono anche delle buone cutscenes animate, che tendono però a essere un po' diverse dallo stile del gioco, soprattutto per colpa di un risparmio generale sulla qualità e sulle animazioni. Molte magagne grafiche vengono lasciate a loro stesse, in questi video, ma l'animazione riesce comunque ad essere effettivamente bella e ad avere un proprio stile distinto.
Infine, il doppiaggio: in una parola, direi iconico. Le voci sono adatte ai personaggi, ma molti di questi erano ai tempi inesperti o non conoscevano davvero i personaggi o i frangenti in cui interpretarli. Per questo motivo, molte situazioni risultano spezzate da interpretazioni sbagliate o troppo diverse da ciò che si intende.
Commento Finale
Persona 3 FES: The Journey è un'esperienza profondamente minata da sé stessa, un prodotto a volte invecchiato male e fin troppo macchinoso e ripetitivo, per cui non c'è motivo di tornare indietro. Eppure, così come me, tantissime persone ci giocano e ne apprezzano ogni momento bello.
Perché si, seppur non sia perfetto resta un diamante grezzo, che ha reinventato una serie magica, unica nel suo genere, in cui ci si può perdere e ci si può appassionare ai personaggi, come se fossero amici veri e propri.
Detto questo, lo consiglio? Beh, ovviamente sì. Ve lo consiglio, ma a questo punto, piuttosto che buttarvi su FES, prendete l'edizione Portable. È uscita un po' ovunque e, nonostante non abbia lo stesso grado di attenzione a livello grafico, resta pur sempre lo stesso gioco e la stessa storia.
Detto questo, vi lascio la opening di Persona 3 FES qui sotto, rifatta con le immagini del film. È bella bella.






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